Archeologia

Il patrimonio archeologico si distingue per le sue peculiarità nell’ambito dei beni culturali, poiché, oltre a ciò che è già documentato e conosciuto, ogni intervento nel sottosuolo può portare alla scoperta di nuovi siti e nuovi reperti. Si tratta, dunque, di un patrimonio vasto e in costante crescita, ma allo stesso tempo fragile, poiché spesso messo a rischio, in maniera anche inconsapevole, dalle attività umane. Alla Soprintendenza spetta la missione di tutelare e valorizzare questo ampio patrimonio: il suo principale ruolo consiste infatti nell’identificare, proteggere e preservare i beni di rilevanza archeologica, immobili e mobili, attraverso la conoscenza, garantendo così che tutti possano usufruirne sia oggi che in futuro.

A questo scopo, i funzionari archeologi si occupano della programmazione e del monitoraggio costante di tutte le attività che possano interferire con il vasto complesso di beni archeologici che caratterizza il territorio delle province di Pisa e Livorno.

Tutela sul territorio

Tra le principali attività connesse alla tutela e alla valorizzazione dei beni immobili svolte dai funzionari archeologi della Soprintendenza vi sono:
• l’individuazione e la protezione dei beni sepolti e di quelli già noti attraverso indagini pregresse;
• la gestione delle procedure di archeologia preventiva in relazione a lavori pubblici in aree vincolate o di interesse archeologico, secondo quanto previsto anche dal recente Decreto Legislativo 36/2023;
• il monitoraggio degli scavi in concessione di ricerca, condotti da Università, Enti locali ed altri soggetti formalmente autorizzati dalla Direzione Generale ABAP del Ministero della Cultura;
• l’esecuzione di scavi archeologici, anche a seguito di ritrovamenti fortuiti, con l’obiettivo di ampliare e approfondire la conoscenza delle vicende storiche del territorio e restituirne i risultati alla comunità;
• l’attività di controllo sullo stato di conservazione dei beni archeologici e la progettazione e direzione di interventi di restauro, in collaborazione con i funzionari architetti e restauratori;
• la proposta di provvedimenti per la protezione del patrimonio archeologico (dichiarazione e verifica dell’interesse culturale);
• la collaborazione con gli enti locali per l’elaborazione di quadri conoscitivi del patrimonio archeologico diffuso, fondamentali nel programmare le strategie di sviluppo del territorio.

Tutela dei beni mobili

Il territorio delle province di Pisa e Livorno è dotato di un ricchissimo patrimonio di oggetti di interesse archeologico, in parte raccolti nelle collezioni museali o in quelle private, in parte custoditi nei depositi del Ministero. Tra le principali azioni svolte dalla Soprintendenza per la tutela e la valorizzazione di questo vasto patrimonio vi sono:

• l’inventariazione, la catalogazione e, se necessaria, l’esecuzione di restauri dei materiali provenienti dai nuovi scavi o conservati nei magazzini e nei numerosi Musei civici del territorio;
• la catalogazione e i provvedimenti di tutela per le collezioni private di reperti archeologici.

Innovazione per un’azione puntuale

Per rendere più efficiente l’attività di tutela, la Soprintendenza ABAP Pisa-Livorno ha creato una piattaforma GIS, in cui, su una base cartografica, vengono inseriti e costantemente aggiornati i dati provenienti da tutti gli scavi condotti e le notizie ricavabili dagli archivi storici e dalla bibliografia edita. Oltre ai funzionari incaricati della tutela, la piattaforma è accessibile anche agli archeologi esterni coinvolti nell’elaborazione dei quadri conoscitivi locali, nelle attività di archeologia preventiva e nella ricerca, in modo da rendere più agevole e spedita la raccolta dei dati sulle ricerche pregresse.

Collaborazione per la sicurezza

La Soprintendenza collabora, inoltre, all’attività del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri per contrastare tutte le attività illegali che mettono a rischio il nostro patrimonio culturale: le ricerche archeologiche non autorizzate, il traffico illegale di reperti di provenienza nazionale e internazionale, il danneggiamento di monumenti ed aree archeologiche e la circolazione di oggetti falsi.

Un impegno continuo per diffondere la conoscenza del patrimonio

L’attività dei funzionari archeologi è inoltre integrata da un costante impegno in iniziative utili a diffondere la conoscenza del patrimonio. Tra queste, oltre alla pubblicazione tempestiva dei risultati degli scavi e delle ricerche eseguite, vi sono la partecipazione a progetti di ricerca e ad accordi di valorizzazione, il coinvolgimento nell’allestimento di mostre, esposizioni ed eventi dedicati alla storia del territorio di pertinenza e, in generale, la collaborazione con musei e luoghi della cultura.

Compito principale dei funzionari archeologi di questo Ufficio è quello di esercitare la tutela archeologica sia dei beni già noti che di quelli potenzialmente presenti sul territorio, siano essi mobili che immobili